Da “ LA STAMPA “ del 27.11.2015
MALATO di CUORE MUORE durante TEST da SFORZO
Notizia shock, la morte di un 57enne cardiopatico durante un test da sforzo.
Si trattava di un cardiopatico con pregresso infarto, già sottoposto a intervento sulle coronarie, iperteso ecc.
La domanda che si pone chi indaga sull’accaduto è se era necessario questo test e se c’erano le condizioni per eseguirlo.
Premesso che ogni procedura deve essere eseguita in “sicurezza” , cioè con l’osservanza di tutte le misure precauzionali, resta comunque il fatto cheil test da sforzo comporta una mininima componente di rischio, che aumenta a seconda dell’indicazione clinica e delle condizioni del paziente.
Possiamo molto schematicamente distinguere i pazienti che si sottopongono a TEST da SFORZO in 3 classi di rischio:
Pz. asintomatico senza precedenti noti : rischio basso
PZ. con sintomi sospetti: rischio medio alto
Pz. con precedenti cardiologici noti: rischio elevato
Nei centri Cardiologici dove si effettuano questi esami si richiede un consenso informato firmato dal paziente (vedi l’allegato), proprio per informarlo della pericolosità potenziale per chi si sottopone all’esame, ben consci che il rischio di gravi complicanze o morte nella letteratura medica internazionale è di un caso su 10.000 (0,0001%)
Il test da sforzo rimane comunque un esame diagnostico indispensabile nella diagnosi delle malattie coronariche e nella valutazione della riserva coronarica nei pazienti con pregressi By Pass o angioplastiche coronariche, anche in pz. con esiti di infarto miocardico, ovviamente in questi casi le precauzioni non sono mai un Optional e il buon senso e la competenza del cardiologo operatore fanno la differenza …..