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VACCINO per L'INFARTO

                   VACCINO per l’ INFARTO

Recentemente  ha provocato molta risonanza mediatica l’annuncio del

                                     “Vaccino contro l’infarto”

Il titolo è suggestivo anche se improprio, perché non si tratta di un vero e proprio  Vaccino ma un valida arma contro l’ eccesso di colesterolo che come noto rappresenta una malattia sociale che solo in Italia interessa più di 5 milioni di persone adulte, il 15% della popolazione

Il colesterolo è tra le sostanze trasportate attivamente nelle pareti dei vasi; essendo però insolubile in acqua come nel sangue, necessita di piccole proteine che lo veicolino nei tessuti periferici agendo da “carrier” (trasportatore).

Tra queste proteine, chiamate lipoproteine, si distinguono due tipi fondamentali:

quelle a bassa densità: LDL (low density lipoprotein)

quelle ad alta densità: HDL (high density lipoprotein)

Le HDL sono “buone” e trasportano il colesterolo dai tessuti e dalla parete dei vasi al fegato che lo metabolizza: sono gli spazzini del colesterolo.

Le LDL invece sono “cattive” e trasportano il colesterolo dal fegato ai tessuti tramite i vasi arteriosi, sono piccole e dense, si infiltrano facilmente all’interno della parete dei vasi e vi si annidano ingrandendosi e proliferando, formando le placche aterosclerotiche (ateromi). Un buon equilibrio tra colesterolo totale, LDL e HDL, garantisce l’integrità dei vasi sanguigni; un eccesso di LDL o una carenza di HDL provoca invece inevitabilmente un accumulo di grassi dannosi nella parete del vaso: si formano le placche aterosclerotiche o ateromi e si innesca un meccanismo perverso di lesione cronica ed evolutiva che si rigonfia ed espande all’interno del vaso riducendone il lume fino alla sua chiusura o alla trombosi.

Come conseguenza si manifesta l’infarto del cuore o l’ictus nel cervello.

Per contrastare l’ eccesso di colesterolo e le conseguenze dell’accumulo nei vasi si utilizzano farmaci che inibiscono la sintesi di colesterolo: le Statine. Sono farmaci molto utilizzati, specie in soggetti predisposti all’ ipercolesterolemia o diabetici, e in chi ha già sofferto di problemi cardiovascolari. Tutto ha un prezzo: gli effetti collaterali! Specie su Fegato e Muscoli

Negli ultimi anni si sono sintetizzate nuovi farmaci, Evolocumab e Alirocumab, anticorpi  monoclonali inibitori del PCSK9  - enzima di sintesi del colesterolo - che sono in grado di ridurre i livelli di colesterolo fino al 75% del loro valore di base. Nella nostra esperienza dal 2018 utilizziamo questi anticorpi nei soggetti infartuati, già in fase precoce, con ottimi risultati, iniettato sottocute ogni 2 settimane per 6 mesi I costi per ora sono elevati, ma il costo sociale globale  è più che accettabile.

Ultimo nato Inclirisan è un farmaco di precisione, attualmente a livello sperimentale in 20 centri italiani di eccellenza: viene iniettato sottocute, ogni 6 mesi, e va direttamente a un bersaglio specifico senza altri target in altri punti dell'organismo. Per questo è ben tollerato e provoca effetti collaterali meno gravi rispetto alle statine ad alte dosi. La bassa tossicità è un aspetto fondamentale perché i pazienti candidabili allo studio sono quelli in "prevenzione secondaria", ovvero persone che in passato hanno già avuto un evento cardio-cerebro-vascolare.

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COVID 19

COVID 19  Aggiornamento

Adesso che sappiamo come si trasmette il virus, solo x via aerea veicolata dalle gocce del respiro,

Adesso che sappiamo che si può curare, con antimalarici , cortisonici e antivirali in prima fase ed eparine ecc. in fasi avanzate,   vedi  il numero enorme di guariti,

Adesso che ci parlano di vaccini cosa possiamo capire?

Vi sono diversi modi per realizzare  un vaccino, tra questi uno in particolare studiato da un’Azienda Italiana mi pare promettente per 2 ragioni: si basa sull’esperienza del Virus Respiratorio  Sinciziale, tipico dell’infanzia, si basa sulla produzione di Falsi Bersagli su cui il virus si “Attacca” invece che aggredire le cellule dell’organismo, inoltre richiede tempi più  brevi di realizzazione.                                                             Già, questo è Fondamentale, perché?

Perché  i virus hanno la tendenza spontanea a Mutare, e se si sviluppa un vaccino x quel virus specifico e questo muta, il vaccino risulta inefficace!

Ecco perché è importante realizzarlo in tempi brevi, prima che il virus muti e  il  vaccino risulti inefficace.    Al momento il Covid 19 pare stabile ma nessuno sa se  e quando avverrà la mutazione, ma è solo questione di tempo.

In pratica dobbiamo cavarcela da soli per un po, con l’uso di mascherine e distanze di sicurezza, visti comunque i  tempi  necessari per realizzare un vaccino.

SERGIO MARCHIONNE ci ha lasciati

Sergio Marchionne, il mistero sulle cause della morte

Dopo le dichiarazioni di Grande Stevens non restano molti dubbi:                                                    Fumo di Sigarette + malattia= cancro al polmone. Equazione obbligata, che può spiegare il dramma del Manager. Alcuni tipi di tumore polmonare sono molto aggressivi e incontrastabili anche con le recenti terapie monoclonali, inoltre invadono rapidamente la zona più esterna del polmone e quindi la pleura. Possono infiltrare i plessi nervosi presenti in prossimità, e questo provoca dolori lancinanti al dorso e alle spalle….questo in parte spiega il comunicato ufficiale che parla di “intervento alla spalla”. Se avessero tentato un intervento di asportazione o di “decompressione” dei fasci nervosi si sarebbero trovati di fronte a innumerevoli ostacoli vista l’estrema vicinanza anatomica con i grossi vasi arteriosi e venosi, aorta compresa. L’insorgenza di una complicazione secondaria a lesione di queste strutture è un ipotesi plausibile- inoltre dobbiamo ricordare che questi tumori alterano i meccanismi coagulativi del sangue e predispongono alle trombosi. Se si è verificata una trombosi secondaria con embolia polmonare con arresto cardiocircolatorio o un accidente vascolare cerebrale acuto, ecco spiegato il repentino peggioramento con condizioni definite “irreversibili”. Per chi vuole approfondire il danno da fumo ecco un FOCUS: 

FUMO - Per la prima volta dal gennaio 2005, anno in cui entrò in vigore la legge che vietava il fumo nei locali pubblici, possiamo fare un bilancio sicuramente positivo, con una riduzione di eventi cardiovascolari e infarti di circa il 10%. Proprio in questi giorni i dati sono stati resi ufficiali anche dall’Università di Torino e verranno presto estesi a tutto il territorio nazionale. I ricoveri causati dal fumo di sigaretta in Piemonte sono circa 25.000 all’anno con una mortalità del 5%, gli infarti e le sindromi coronariche acute sono circa 5.000. Da ciò si deduce un costo sociale e di vite umane inaccettabile.  Ribadendo il concetto di prevenzione, dobbiamo ricordare come l’astensione dal fumo sia socialmente utile ed estremamente economica, praticamente “a costo zero”, rispetto a terapie farmacologiche.  Perché la prevenzione sia e continui a essere efficace è necessaria la consapevolezza, da parte dei fumatori e di coloro che devono conviverci, dei meccanismi che portano ai devastanti effetti sulla salute.

Ogni sigaretta può provocare uno spasmo vascolare nei vari distretti, sia cerebrale sia coronarico, e questo è stato dimostrato nel corso di coronarografia dagli studi condotti da ricercatori italiani. Se lo spasmo si manifesta su un vaso sano non vi sono conseguenze serie, se invece avviene su un vaso già compromesso, per esempio in corrispondenza di una placca aterosclerotica, le conseguenze possono essere anche gravi fino alla completa ostruzione del vaso e interruzione del flusso sanguigno con conseguente infarto o ictus.  Un ulteriore meccanismo lesivo del fumo è quello che si manifesta cronicamente sulla superficie interna dei vasi  e tessuto polmonare, una sorta di infiammazione chiamata disfunzione endoteliale, e  contemporaneamente sui fattori della coagulazione: da un lato  indebolisce lo strato protettivo interno a diretto contatto con il sangue, dall’altro aumenta la coagulabilità del sangue e riduce i fattori antitrombotici, facilitando così i meccanismi della trombosi. È stato calcolato che il danno provocato da una sigaretta richiede circa 2 ore per essere neutralizzato dalle naturali difese dell’organismo, che è costretto a utilizzare tutti i suoi antiossidanti endogeni. Questo meccanismo non è infinito e andrà così a esaurirsi lasciando i vasi sanguigni in balia dell’asfissia e dello stress ossidativo, responsabile anche della degenerazione cancerosa con conseguenze anche gravi, talvolta letali, per l’apparato cardiovascolare e polmonare.

Guidalberto Guidi

MORIRE di SPORT

MORIRE DI SPORT

Da quando Filippide corse fino a Maratona e stramazzò esanime al suolo,  in tanti secoli non è cambiato nulla.  Ancora oggi purtroppo assistiamo a tragedie che colpiscono sportivi anche ben allenati e preparati che muoiono improvvisamente senza causa apparente, o durante lo sforzo fisico  o subito dopo.Attività fisica regolare e di media intensità è sicuramente fonte di benessere e salute, ma al contrariopuò diventare pericolosa se praticata senza adeguata preparazione, in modo estremo, e senza gli adeguaticontrolli medici. Su questo punto, visti anche molti articoli e servizi comparsi sui media  ritengo necessarie alcune precisazioni:

Dobbiamo ricordare che tutti gli sport di fatica rappresentano un potenziale rischio per la salute, per questo a livello normativo nazionale sono necessari accurati controlli

clinici e strumentali da eseguire nei centri di Medicina dello Sport.   In particolare l’esecuzione dell’elettrocardiogramma sotto sforzo e l’ecografia cardiaca restano esami strumentali essenziali per determinare  lo stato di salute del cuore. Ma nonostante ciò continuiamo ad  assistere a queste tragiche morti improvvise e la domanda sorge spontanea:  esiste un modo per prevenirle?

La considerazione principale è che la morte improvvisa nel 90% dei casi riconosce una causa ischemicacioè una malattia coronarica, altrettanto vero è che nei giovani la maggior parte dei casi è invece dovutaa causa congenita, solitamente aritmogena ( displasia aritmogena del ventricolo destro, sindrome di Brugada, sindrome del Q T lungo, origine anomala delle cronarie dall’arteria polmonare, ecc…).

Dietro le morti improvvise dei giovani si  nascondono malattie  cardiache congenite e che le cause non cardiache  sono rilevabili solo in una  minoranza di casi. Purtroppo  anche l’autopsia aiuta poco a formulare delle statistiche, in quanto nei difetti elettrici del cuore solo quando è in funzione,  quindi passa energia, è possibile individuare delle anomalie.

In pratica e come se pretendessimo di individuare un difetto in una centralina elettronica ma in assenza di corrente elettrica. Anche per quanto riguarda l’adulto in caso di morte improvvisa da  insufficienza coronarica acuta, l’autopsia può anche non rilevare anomalie significative in quanto il muscolo cardiaco non ha il tempo di manifestare le lesioni tipiche micro e macroscopiche dell’ischemia che solitamente sono l’edema e l’infarcimento emorragico. Certamente non abbiamo la bacchetta magica per poter prevenire in modo assoluto questi tragici episodi, però possiamo ricordare alcuni principi fondamentali  che ci possono aiutare nella prevenzione:

-Sforzi estremi sono potenzialmente rischiosi.

-L’intensità dello sforzo deve sempre essere proporzionata alle capacità individuali,

- Mai andare oltre le proprie possibilità.

-Non fare sforzi intensi se non si è adeguatamente allenati.

-Evitare di fare sforzi intensi in condizioni climatiche particolarmente avverse:  sotto il solo cocente, con caldo torrido e umidità molto elevata; in questi casi è più facile incorrere nel cosiddetto colpo di calore,spesso responsabili di gravi aritmie anche mortali.

-Eseguire adeguati controlli medici e strumentali  che evidenzino la piena integrità fisica e l’idoneità alla

pratica sportiva.

Dopo queste considerazioni possiamo  solo aggiungere che esistono ulteriori test clinici che possono integrare i pur numerosi e validi esami di routine  previsti per legge:

Nel caso dei  soggetti  giovani e comunque al di sotto dei 35 anni  lo studio dei potenziali tardivi, un particolare elettrocardiogramma di superficie quindi non invasivo, ad alta risoluzione e senza filtri, che in caso di positività è predittivo  di aritmie maggiori e può consigliare un più approfondito  studio elettrofisiologico intracavitario cardiaco. Nel caso invece degli adulti abbiamo introdotto da alcuni anni una metodica ambulatoriale rapida  e non invasiva per lo studio delle coronarie: la Tomografia Computerizzata  chiamata Coronaro TC.

Per noi cardiologi infatti non è infrequente trovare soggetti con test da sforzo normale e concomitante malattia coronarica anche severa e sub occlusiva. Questo significa che alcune patologie potenzialmente gravi e rischiose possono sfuggire anche ai più severi controlli. Resta il problema di chi sottoporre a queste sofisticate indagini che ovviamente non possono e non devono essere estese a tutti.

 

 

Per saperne di più:- www.cardioxpert.it-

Conferenza Venerdì 16 Marzo

VENERDI 16 marzo  ore 18

ASSOCIAZIONE CULTURALE ITALIANA
(fondata da Irma Antonetto)
TORINO
venerdì
letterari
incontri alla scoperta
del nuovo umanesimo

Programma realizzato con il contributo di
Polo Culturale Lombroso16
Sala Molinari
Via C. Lombroso, 16 - Torino


GUIDALBERTO GUIDI
La dieta quale fattore di prevenzione delle malattie
Laurea in Medicina e Chirurgia, specializzazione in Cardiologia e Malattie dell’Apparato Vascolare e in Medicina dello Sport. Ricercatore in Francia e negli Stati Uniti. consulente di Cardiologia della Clinica Fornaca di Torino di cui è stato Membro del Comitato Scientifico. Socio-operatore del C.I.D.I.M.U. Centro Italiano di Diagnostica Medica Ultrasonica. Consulente Specialista della Juventus F.C., di cui è stato  anche Medico Fiduciario. Esperto nelle tecniche ultrasoniche. Relatore della rubrica di Salute e Benessere per la rivista Torino Magazine e di diverse riviste scientifiche.